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SEO e Intelligenza Artificiale: come posizionarsi sui motori di ricerca nella nuova era digitale

Alberto del Grande - copywriter & scrittore
Pubblicato da Alberto del Grande in Copywriting & SEO · 23 Ottobre 2025
Tags: SEO;ContentMarketing
  
SEO e AI, che croce per chi lavora nel digital! E chi si affida ai professionisti del mondo digitale? Sicuramente ci capisce sempre meno, vero? In questo articolo ti racconto un po' com'è la situazione e quali sono i reali cambiamenti nella SEO con il contributo dell'Intelligenza Artificiale. Perché, da professionista, è mio compito anche istruirti e rasserenarti sull'argomento più caldo del momento… e che fa tremare quelli come me!
Da anni ottimizziamo contenuti per Google, ma oggi la ricerca basata sull’IA sta trasformando tutto, rendendo le strategie SEO tradizionali insufficienti se non adeguate al nuovo scenario. Come cambia la SEO per posizionarsi sull’AI? E soprattutto, come posizionarsi con l’AI e rimanere visibili online in un ecosistema che non è più solo Google, ma include chatbot, piattaforme vocali, social media e motori generativi? Scopriamolo insieme.


come fare SEO con AI

  

Come cambia la SEO nell’era dell’Intelligenza Artificiale


Prima di tutto, una verità da tenere a mente: Google non è più solo un elenco di link organici. La ricerca AI offre risposte più immediate e approfondite, eliminando la necessità di fare molteplici ricerche. Questo significa che il classico funnel di vendita digitale cambia radicalmente, perché la fase di consideration e awareness viene spesso saltata, affidata proprio agli agenti AI che sintetizzano informazioni per l’utente.
Quindi, posizionarsi nella ricerca AI non è più solo una questione di visibilità, ma di presenza solida e rilevante in tutto l’ecosistema digitale. Non basta più essere primi nella SERP tradizionale, bisogna esserci dove l’utente si muove, dalla ricerca vocale ai social media, fino ai motori generativi come ChatGPT e Bing AI.
La SEO non è morta, anzi, è più viva che mai, ma si evolve. Negli ultimi 15 anni, i motori di ricerca hanno attraversato tappe fondamentali: da Rich Snippet e Knowledge Graph, fino a modelli avanzati come BERT e MUM, culminando ora con la Search Generative Experience (SGE) e l’integrazione AI in ogni fase di scansione e ranking.
Un punto chiave è la tecnica chiamata query fan-out, che Google usa per scomporre una domanda complessa in tante micro-ricerche parallele, riunendo poi i risultati per offrire risposte più complete e articolate. Questo fa sì che la SEO debba pensare non solo a una singola parola chiave, ma a tutto il contesto semantico e alle possibili domande correlate.
Non servono ottimizzazioni speciali per la SEO AI: come conferma anche Google, la SEO tradizionale fatta a regola d’arte rimane la base per emergere nelle AI Overview e AI Mode. È la qualità del contenuto, la sua utilità e affidabilità, che fa davvero la differenza. La creazione di contenuti E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità) è più importante che mai, mentre i contenuti di bassa qualità o duplicati generati dall’IA vengono penalizzati pesantemente.

Il posizionamento sui motori di ricerca è la base per trovare nuovi clienti online

  

La Search Everywhere Optimization: la nuova frontiera della SEO

In questo nuovo scenario, vale sempre il principio che SEO e AI devono andare a braccetto, ma serve una visione più ampia: quella della Search Everywhere Optimization (SEO). Non si tratta solo di ottimizzare per Google, ma di pensare alla visibilità su tutte le piattaforme dove l’utente cerca informazioni.
Il pubblico oggi usa i motori di ricerca, certo, ma anche social media come YouTube, TikTok e Instagram, piattaforme di intelligenza artificiale conversazionale come ChatGPT e Perplexity, e strumenti di ricerca vocale. La strategia deve coprire questo intero ecosistema digitale, offrendo contenuti facilmente reperibili, strutturati e rilevanti in ogni punto di contatto.
La SEO moderna quindi non è più solo link e parole chiave: è una strategia integrata che coinvolge:
  • Architettura dell’informazione ben progettata
  • Struttura tecnica del sito e implementazione di schema.org e metadati
  • Contenuti di alta qualità con approccio semantico, pensati per il modello di query fan-out
  • Ottimizzazione dell’esperienza utente (UX), cioè la Search Experience Optimization (SXO), che mira a far restare gli utenti sul sito e a convertirli
Anche l’AI Integration Optimization (AIO) diventa fondamentale: automatizzare i processi SEO con intelligenza artificiale aiuta a migliorare efficienza e qualità senza sacrificare il controllo umano.

Una volta posizionato? Sai come convertire i visitatori? Leggi qui

  

Come posizionarsi nell’era dell’AI

La SEO nell’era dell’Intelligenza Artificiale non è un mistero da temere, ma un’opportunità da cogliere. Serve solo un approccio aggiornato, che mantenga saldi i principi della SEO tradizionale – qualità, rilevanza, esperienza utente – integrandoli con le nuove dinamiche di un ecosistema digitale molto più vasto e complesso.
Non esiste una "SEO AI" a sé stante, ma una sola SEO, più articolata e ricca, che include AEO, GEO, SXO e AIO come facce di un’unica strategia vincente.
Se vuoi davvero posizionarti e restare visibile nell’era della ricerca AI, non cercare scorciatoie. Cura la qualità dei tuoi contenuti, perfeziona la struttura del tuo sito e non dimenticare mai che dietro l’algoritmo c’è un utente che cerca risposte utili, affidabili e complete.





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